È stata la mano di Dio
di Luigi Muraca
Ho visto il film ieri in TV, mi è piaciuto tanto. Paolo Sorrentino è stato molto felliniano, costruendo un teatro partenopeo in cui si sono dipanati sentimenti ed emozioni forti all’interno di una famiglia movimentata ma tutto sommato gaudente. Tutto si interrompe con la morte dei genitori di Fabio-Sorrentino, il regista è stato coraggioso a fare i conti con i suoi drammi personali e con Napoli, la sua città, secondo il suo Pantheon di valori. Quando un pezzo di famiglia viene meno la vita cambia, è capitato anche a me. Auguro a Sorrentino il premio Oscar.
