Cronaca di una tragedia annunciata
di Vito Nocera
Ma davvero si finge che la drammatica frana di Ischia sia un evento inaspettato?
Ma insomma, si fa finta di non vederle quelle case in bilico appese a una zolla di terra?
E il fatto che ne scrivo da qui, Torre del Greco, con il cono del vulcano di fronte – uno dei vulcani attivi piu’ pericolosi del mondo – non preoccupa nessuno?
Siamo la generazione che ha patito e vissuto il terremoto in Irpinia e la tragedia di Sarno.
Per non dire qui dei tanti altri eventi connessi alla fragilita’ idrogeologica dei territori, amplificata da cementificazione e scempi edilizi.
Va in onda in queste ore la stessa ipocrisia che c’e’ sul tema delle diseguaglianze sociali.
Quelle come il dissesto del territorio come fossero cose venute dal cielo e non invece effetti perversi di un modello di sviluppo economico e sociale.
Certo un sistema sociale non cambia in una settimana, e intanto c’e’ da aiutare le comunita’ oggi colpite, come alleviare i disagi di chi subisce maggiormente la diseguaglianza.
Ma almeno facciamolo sapendo che e’ l’insieme dell’assetto economico e sociale che deve mutare.
Una consapevolezza necessaria che riguarda anche le popolazioni.
Diversamente e’ la solita insopportabile ipocrisia.
Intanto un caro abbraccio agli amici e compagni dell’isola. Franco Monti, Nicola La Monica, Filippo Florio, Giuseppe Mazzella e tanti altri che sono sempre nei miei ricordi piu’ belli.
