Costantino Jadecola

di Gioacchino Giammaria

Costantino Jadecola è scomparso e con lui se ne va un pezzo della mia storia personale poiché l’ho conosciuto negli anni Settanta, in particolare quando rilevò (con Luca Sergio) la Gazzetta Ciociara e, soprattutto, quando, si era ormai nei fatidici anni Ottanta, noi due, con Luigi Gulia, affrontammo un argomento spinoso: la Ciociaria, la provincia di Frosinone, durante la Seconda guerra mondiale, la Resistenza ed il Dopoguerra. Fu un fecondo periodo che ha segnato uno spartiacque nel trattare questi periodi ed argomenti. Da lì sono nati i suoi lavori intitolati Linea Gustav, Malaria ed altri ancora, fino all’altro lavoro con Maurizio Federico su Frosinone città durante la guerra. Da lì si rafforzò il nostro sodalizio e ci siamo visti e rivisti in molte occasioni. Ho presentato diversi suoi libri, sono stato ospite dei suoi programmi televisivi, è venuto più volte alle iniziative dell’Isalm, di cui è stato socio, ha pubblicato con noi alcuni suoi scritti, mi ha dato tante dritte locali, del Cassinate. Era naturale che il nostro sodalizio ad un certo punto s’interrompesse; avrei voluto salutarlo direttamente, ma il male non ha voluto che ci dessimo ancora una volta un aperto, amichevole e confidenziale saluto.

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