Come uscirne senza ulteriori disastri
di Andrea Colombo
Il 90% del tempo che i media dedicano all’Ucraina è pura propaganda. Non me ne stupirei: che un paese in guerra faccia propaganda, anche rozza e di lega disgustosa, è nell’ordine delle cose.
Nel tempo lasciato libero dalla descrizione dell’eroismo ucraino, dal vituperio dell’aggressore e dall’esaltazione dell’isolamento dei cattivi (essendo quei 4mld di terrestri che non partecipano alla santa crociata poveri e colorati, quindi insignificanti) si parla di tutto tranne che di un particolare: come uscirne senza ulteriori disastri. E’ il solo argomento tabù, considerato evidentemente di scarso interesse e nulla importanza.
Se si somma l’eloquente dato all’agghiacciante e definitiva immagine di una piazza che inneggia alla terza guerra mondiale sventolando le bandiere della pace si conclude che davvero non c’è proprio via d’uscita.