C’è chi difende Tito

di Wulfgar

Capita spesso d’imbattersi in nazionalisti slavi che ammirano e giustificano il dittatore Josip Broz.
Incollerirsi contro simili soggetti è perfettamente inutile ed anzi fa il loro gioco, perché è proprio ciò che vogliono, prefiggendosi di provocare e ferire.
Simili affermazioni di nostalgia per il tiranno slavo-comunista “Tito”, notorio massacratore di italiani ed ancora di più di slavi, sono invece a loro modo preziose.

È di pubblico dominio che fra i nazionalisti d’oltrecortina e tra i loro sodali ideologici abitanti in Italia abbondino coloro che esaltano e giustificano il genocidio delle foibe e la pulizia etnica contro gli italiani, ma costoro solitamente cercano di nascondere tale loro mentalità, professandosi invece “cosmopoliti”, “europei”, favorevoli alla pace e così via.

Si tratta di tentativi d’inganno, volti a celare la propria vera identità ed i propri veri propositi ultimi.

Pertanto, quando ci si imbatte in un nazionalista sloveno o croato che apertamente inneggia a Tito, od in un omologo di cittadinanza italiana ma fervente comunista, le sue affermazioni debbono essere appuntate, conservate e diffuse, al fine d’evidenziare a quante più persone possibile che cosa realmente pensino e che cosa veramente vogliano.

Una risposta razionale anziché emotiva ritorcerà contro questi soggetti la loro aggressività verbale.

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Una risposta

  1. Armando Pepe ha detto:

    Da Brunello Mantelli :
    La volgarità delle argomentazioni è superata solo dall’indecente anonimato sotto cui si nasconde il loro autore. Ci sono mille ed un motivo per avere una visione assai critica di Tito, senza bisogno di ricorrere ad argomentazioni degne di Forza nuova.

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