Bakhmut

di Gastone Breccia

E così Bakhmut è caduta nelle mani dei mercenari della Wagner.
Quello che ne resta, cioè poco.
Considerazioni…

  1. È la prima vittoria russa dalla conquista di Lysychansk a questa parte (4 luglio 2022). Non aggiungo alcun commento.
  2. Saranno le prossime settimane a rivelare il valore di questa vittoria.
    Bakhmut ha un grande valore simbolico, senza dubbio; ma ha valore strategico solo come base per un’ulteriore avanzata verso occidente, che i russi non sembrano in grado di intraprendere in tempi brevi. Dovranno quindi trincerarsi e difenderla, correndo il rischio di restare intrappolati all’interno della cittadina devastata. Gli ucraini stanno (timidamente) avanzando a nord e a sud di quello che resta del centro abitato: vedremo.
  3. Se Putin fosse saggio potrebbe cercare di usare la conquista di Bakhmut sul fronte interno per dimostrare di aver “sconfitto” gli ucraini, e intavolare immediatamente trattative di armistizio, da una posizione di vantaggio – grazie alla mediazione di “parti terze” (si fa per dire: Cina, Vaticano) – per mettere in difficoltà la coalizione occidentale che sostiene Kiev.
    In altre parole, Putin potrebbe dire: “abbiamo ottenuto quello che volevamo, e adesso nella nostra infinita saggezza russa siamo disposti a rinunciare a qualcosa” – tipo trasformare la pura e semplice annessione dei quattro oblast’ ucraini , illegalmente proclamata il 30 settembre scorso, in una proposta di smilitarizzazione degli stessi e amministrazione controllata – “e siamo pronti a un cessate il fuoco per il bene della pace mondiale”…
  4. Visto che Putin non è saggio, darà invece ordine alle sue truppe di prepararsi a respingere la controffensiva ucraina, dal cui esito dipenderanno le ulteriori prospettive di pace.
  5. Gli ucraini non hanno comunque la minima intenzione, al momento, di accettare un eventuale cessate il fuoco. La caduta di Bakhmut non ha alcuna rilevanza, per loro. Né potrebbe averne: come dicevo prima, i russi non sembrano in grado di sfondare verso Kramatorsk per completare la conquista del Donbass.

Qui sotto: rovine di Bakhmut.
Perché secondo alcuni i russi starebbero combattendo “senza usare tutto il loro potenziale” (a parte quello nucleare, questa sembra un’affermazione piuttosto infondata…).

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