Alluvione in Romagna
di Gian Ruggero Manzoni
Siamo, di nuovo, messi molto ma molto ma molto male. Inoltre siamo solo all’inizio. Confidiamo che gli argini dei fiumi Savena, Idice, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone e Fiumi Uniti tengano, infatti si è fatto il possibile per chiudere le “rotte” di inizio mese … comunque tali “rotte” ancora non sono assestate, a seguito del terreno di riporto con le quali si sono chiuse le falle. Più che l’Emilia è la mia Romagna di nuovo sotto sferza. In Italia non si previene mai, si inizia a ragionare sulle infinite mancanze e deficienze solo dopo che un qualcuno è morto, oppure dopo aver avuto danni e danni per milioni e milioni di Euro, e così, ripeto, non solo in Romagna, ma in tutta la lunghezza della penisola. L’Italia è una nazione di incompetenti e cialtroni il più delle volte messi su questa o quella sedia non per merito, ma per politica (ma già lo sapete), fra loro un qualcuno si salva, per etica e amor patrio, ma i più sono degli improvvisati ruba stipendio pubblico (ma anche questo già lo sapete). E così si procede, da secoli, non da decenni, e la musica non muta. Che enorme, delirante, odiosa, schifosa situazione e che nazione di mentecatti e furbetti del quartierino è la vostra (da tempo non più la mia, visto che faccio repubblica da me solo). Un abbraccio a voi … qui, di nuovo, è iniziato il valzer (comunque sempre quella musica, sempre quel disco, sempre quell’ansia, soprattutto negli anziani che già conoscono il pericolo alluvione) …