Album di famiglia
di Marzio Zananatoni
NOVITÀ IN LIBRERIA. Ernesto Ferrero ha lavorato per decenni in editoria, con ruoli dirigenziali in diverse Case editrici. È anche autore di alcuni romanzi di successo. Ha avuto modo di conoscere, frequentare, divenire amico di un gran numero di scrittori e esponenti del mondo editoriale italiano. È da questa lunga frequentazione che nasce il suo ultimo libro (“Album di famiglia. Maestri del Novecento ritratti dal vivo”, Einaudi, euro 21,00).
Divisi in sezioni anche eccentriche (i prediletti, gli inquieti, maghi e funanboli ecc.) nell’album di Ferrero non manca nessuno ed è molto piacevole mettersi comodi e farsi trascinare dalla bellissima scrittura di Ferrero: da Calvino a Einaudi, da Pavese a Nuto Revelli, da Rigoni Stern a Elsa Morante, da Beppe Fenoglio a Pasolini, tutti sono rappresentati con pregi e difetti, umani e letterari e i difetti in genere sono sempre perdonati, in virtù di una appartenenza all’olimpo dei migliori. Tutti, tranne uno, che spicca stranamente per la sua assenza, o è presente attraverso qualche battuta non piacevole: Elio Vittorini. Non doveva proprio piacere a Ferrero. Eppure sarebbe stato interessante spiegare il perché. Un posto in quell’album Vittorini lo meritava di certo, almeno come “maestro” di editoria.
