A Castiglioncello

di Ariel Toaff

I Bagni Nettuno e i Bagni Roma a Castiglioncello dove passavo l’estate da giovane con la mia famiglia. Ricordo che la proprietaria dei Bagni Roma era una donna grassa e spiacevole, il cui marito aveva un’azienda di pompe funebri convenzionata con la comunita’ israelitica di Roma. Il bagnino era un giovane meridionale che aveva giocato nella squadra di calcio del Pescara ed era stato radiato per essersi venduto una partita. Sulla spiaggia si vendeva di tutto, dalle saponette ai bicchieri di latte verato dai bidoncini di metallo, dalla pizza napoletana a taglio (molto ambita) ai frati e ai bomboloni coperti di zucchero e alle patate fritte e croccanti tagliate artigianalmente , dalle arselle alle telline vendute a sacchetti di plastica, dai gamberoni fritti ai ghiozzi di bua pescati nel bagnasciuga, dalle figurine dei calciatori alle buste con i giornalini a fumetti (Mandrake, L’Uomo Mascherato, Tex Willer).

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